Cortile interno della sinagoga e della scuola religiosa di Zarzis
Gli Ebrei del Nord Africa
Un tempo la Tunisia ospitava numerose comunità ebraiche come del resto tutti i paesi arabi del Nord Africa. In seguito ai cambiamenti politici in tutto il magreb dall’Egitto all’Algeria passando per la Libia, la presenza e l’importanza di tali comunità sono progressivamente diminuite. Una buona parte di ebrei migrarono alla nascita dello stato di Israele nella nuova loro nazione o in Europa e sopratutto con l’inasprirsi del conflitto negli anni ’70 e ‘80 in molti cominciarono ad abbandonare i paesi arabi.
ingresso della Ghriba di Gerba |
In
Tunisia come in Marocco il fenomeno fu tuttavia più ridotto degli altri
pesi arabi. Seppur non numerosa come nei secoli precedenti la presenza
di ebrei e di loro luoghi di culto attivi in Tunisia è rimasta fino ai
nostri giorni ben viva. Con l’inasprirsi delle condizioni di sicurezza
dovute al prolungarsi del conflitto israelo-palestinese, queste comunità
vivono sotto costante protezione e i loro luoghi di culto sono dei
fortini inespugnabili sorvegliati dalla polizia e dall’esercito.
Così
è a Tunisi la capitale dove la sinagoga principale sita proprio accanto
all’istituto di lingue Burghiba sull’omonima via, è un edificio sempre
chiuso circondato da filo spinato e guardato da una costante scorta
della polizia. La più numerosa comunità del paese vive però oggi
nell’isola di Gerba. In quest’isola si trova infatti il loro più antico
luogo di culto attivo, la sinagoga el-Ghriba. Questa sinagoga anch’essa
fortificata e protetta da un meticoloso sistema di sorveglianza e
sicurezza è meta di pellegrinaggi annuali e di importanti cerimonie
durante le festività del calendario ebraico e costituisce un importante
centro per l’identità ebraica del paese.
Tuttavia
gli ebrei di Gerba vivono anch’essi isolati rispetto alla popolazione
locale, distanti e ghettizzati. Molti di loro hanno i loro negozi di
orefici nel mercato di Humt Suq il centro più importante dell’isola ma
non risiedono assieme agli altri tunisini, pur essendo e considerandosi
tunisini.
Altre
sinagoghe antiche si trovano dappertutto nei maggiori centri della
Tunisia come a el-Kef dove il tempio è diventato un museo sulla storia
della comunità ebraica e vi si conservano esposti vari oggetti e libri
di culto oltre che ad interessanti copie di contratti matrimoniali.
La comunità di Zarzis_________________________
La comunità di Zarzis_________________________
Nella città di Zarzis nota località turistica apprezzata per la bellezza delle spiagge vive ancora una antichissima comunità ebraica che sembra contraddire tuttavia quanto detto finora. L’antico borgo cittadino ospita un importante mercato d’oro dove orefici con la kippa hanno le loro botteghe accanto ad oraf musulmani arabi, e si scambiano sapere tradizione e mercanteggiano allo stesso modo.
La
comunità ebraica di Zarzis è veramente antica e di sicuro genti siro -
palestinesi si ebbero su queste coste fin dall’antichità. Mitico
fondatore di Zarzis sarebbe, secondo fonti ebraiche, il giudeo
Gergesile, da cui la città trae il nome (in arabo جرجيس ǧirǧīs ). Questa
fonte è incerta ma suggestiva, mentre troviamo la città di Girgis in
epoca romana, annoverata nel più antico portolano a noi noto lo
“Stadiasmus Maris Magni”, tra le città della costa africana come emporio
sito tra Zeucharis e Meninx questa ultima essendo sull’isola di Gerba
.
Qui
ancora tra le strette strade del centro storico si respira arie di un
commercio antico. Gli orafi raccolgono l’oro e lo lavorano grezzo per le
spose in occasione del loro matrimonio, o per farne altri monili su
ordinazione. Il commercio si basa soprattutto su clientela locale, qui
non c’è quasi turismo, e si vede. Gli anziani insegnano ai più giovani e
così si è conservata questa antichissima tradizione. Un gentile orafo
ebreo tunisino, mi guida per i vicoli che portano alla sinagoga, qui le
famiglie vivono assieme a famiglie musulmane da sempre. Sono tutti
tunisini, mi dice la mia guida. In effetti però molte delle famiglie
sono partite, i più emigrati in Canada Francia o Stati Uniti, alcuni più
recentemente in Israele. Questi ultimi una volta divenuti cittadini
israeliani fanno fatica a tornare a Zarzis. Così la comunità si è andata
spopolando mantenendo i contatti con la comunità di Gerba, alla cui
sinagoga gli studenti di Zarzis si devono rivolgere per studi rabbini
superiori. Restano circa sei nuclei familiari, sei cognomi in tutto 120
persone.
La
sinagoga è bella, un piccolo edificio ben curato con preziosi paramenti
sacri, ha un magnifico cortile in stile arabo invaso dalla luce dove il
blu delle finestre richiama quello del cielo e del mare.
"Gli ebrei di Zarzis
Una antica comunità tra memoria del passato ed estinzione"
Una antica comunità tra memoria del passato ed estinzione"
Roberto Castronovo
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